Una otturazione in amalgama contiene mediamente 440 mg di Mercurio e può rilasciare ogni giorno parte di questo mercurio per fenomeni di abrasione (durante la
masticazione), corrosione e disgregazione elettrolitica all’interno della cavità orale. I sali dei cibi, le acque gassate, gli acidi alimentari incrementano ulteriormente la disgregazione delle
amalgame. Il mercurio rilasciato parzialmente si deposita nei tessuti cellulari oppure viene eliminato attraverso le urine e le feci che inevitabilmente andranno ad inquinare l’ambiente.
Il mercurio può essere posto in relazione a tossicità cellulare, neurotossicità con conseguenti malattie neurodegenerative, immunotossicità, danni a carico del sistema endocrino, rischi relativi
alla fertilità e allo sviluppo embrionale. In Svezia, Danimarca e Norvegia è bandito l’uso delle amalgame. In Italia è solamente controindicata nelle donne incinte e nei bambini. Non voglio
ulteriormente divulgarmi sui motivi per cui il mercurio è chiaramente tossico perché ci sono sul web tanti siti specifici che ne parlano in maniera chiara e dettagliata. Questo articolo vuole
essere solo un ausilio per tutti quei pazienti che ritengono l’amalgama un prodotto nocivo per la salute e che pertanto vorrebbero avere dei consigli su come rimuoverle senza dover
necessariamente respirare ed ingerire polveri di mercurio. Anch’io sono d’accordo sulla tossicità delle otturazioni in amalgama e sulla necessità di doverle rimuovere e ritengo assurdo,
nonostante l’enorme quantità d’informazione veicolate, che ci siano ancor oggi dei colleghi che sistematicamente ne facciano ancora uso; ancor più grave è che i governi consentano ancora che ciò
avvenga.
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